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Uno studio del Walter Yu-Hang Lam di Dental Tribune International ci dice:
L’IA generativa, come ChatGPT nonostante sia commercializzata come un’IA in grado di scrivere testi e creare storie, messaggi e codice di programmazione, ad esempio, gli utenti possono anche consultarla rispetto alle proprie condizioni mediche e odontoiatriche.
Tutto ciò è paragonabile a quanto accadde negli anni ’90, quando Internet divenne accessibile al pubblico e le persone iniziarono ad ottenere informazioni dai motori di ricerca
Quando si utilizzano i chatbot, non c’è più bisogno di conoscere la parola chiave corretta che solitamente dobbiamo inserire nei motori di ricerca. Possiamo semplicemente digitare le nostre domande e i chatbot ci aiuteranno a interpretarle.
I chatbot riassumeranno le informazioni disponibili nel loro database web per fornire risposte concise e gli utenti non dovranno interpretare la varietà di informazioni provenienti dal web.
Tuttavia, poiché l’accuratezza dei dati forniti dai chatbot rimane sconosciuta, i ricercatori hanno cercato di colmare questa lacuna nella letteratura studiando l’affidabilità delle informazioni fornite da ChatGPT.
Per valutare la capacità dei modelli di apprendimento linguistico, di interpretare gli input scritti e fornire risposte accurate in odontoiatria, i ricercatori hanno sottoposto a due versioni di ChatGPT, la 3.5 e la 4.0, 1.461 domande a scelta multipla tratte dagli esami di abilitazione odontoiatrica degli Stati Uniti e del Regno Unito.
Un confronto diretto tra le due versioni ha rilevato che ChatGPT 4.0 ha risposto correttamente a 327 domande in più rispetto alla precedente versione.
Il dott. Lam ritiene che, poiché i chatbot possono essere utilizzati sia dal pubblico generico che dai professionisti per fornire informazioni odontoiatriche, ciò potrebbe potenzialmente modificare il panorama dell’educazione odontoiatrica e alterare il set di abilità e competenze che i dentisti devono sviluppare.
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