Il test salivare rivoluzionerà il monitoraggio della parodontite

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Il test salivare potrebbe rivoluzionare il monitoraggio della parodontite

Guidata dalla dottoressa Flavia Teles, professore associato presso il Dipartimento di Scienze di Base e Traslazionali della scuola odontoiatrica, la ricerca ha seguito oltre 400 pazienti per un periodo di 18 mesi. Lo studio ha rilevato che i soggetti con parodontite in progressione avevano livelli notevolmente più elevati di nove proteine di segnalazione dell’infiammazione nella saliva rispetto a quelli la cui condizione era rimasta stabile.

Nonostante la sua elevata prevalenza, la previsione della trasformazione da parodontite lieve a grave si è dimostrata impegnativa. Gli studi precedenti che hanno tentato di utilizzare i marcatori molecolari della saliva o del sangue hanno incontrato delle limitazioni, quali le piccole dimensioni del campione e le misurazioni effettuate in un solo momento piuttosto che il monitoraggio continuo. Per questo motivo, la dott.ssa Teles e i suoi colleghi hanno progettato il loro studio per evitare questi problemi.

I pazienti con la progressione più significativa della malattia, definita come tre o più siti con perdita di attacco clinico, hanno mostrato livelli salivari più elevati di marcatori infiammatori come interferone-gamma, interleuchina-6, fattore di crescita endoteliale vascolare, interleuchina-1 beta e la matrice metalloproteinasi 8. Questi biomarcatori sono diminuiti dopo il trattamento. Al contrario, i livelli di proteine infiammatorie nei campioni di sangue non erano fortemente correlati con la progressione della malattia, anche se alcuni, tra cui la matrice metalloproteinasi 8, la matrice metalloproteinasi 9 e la proteina C-reattiva, hanno mostrato una diminuzione dopo il trattamento.

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