Il tuo carrello è attualmente vuoto!
L’uso dei big data nella ricerca odontoiatrica si sta rivelando molto utile per identificare potenziali variabili e fattori di salute che potrebbero influenzare i risultati.
Per procedure invasive come l’inserimento di impianti dentali, più informazioni sono disponibili per garantire un buon risultato a lungo termine, meglio è.
Dental Tribune International ha parlato con il dottor Georgios Chatzopoulos di come sia riuscito ad utilizzare i big data per identificare le potenziali cause di fallimento degli impianti.
Il mio interesse di ricerca per l’esplorazione delle complicazioni degli impianti dentali è iniziato quando ero uno studente post-laurea presso l’Università del Minnesota, dove abbiamo iniziato ad analizzare le cartelle cliniche elettroniche dei pazienti.
Gli studi con campioni di piccole dimensioni non possono essere utilizzati, perché i loro risultati non sono generalizzabili. In quell’occasione ho capito che è fondamentale valutare i dati su scala più ampia.
È fondamentale collaborare con persone che abbiano competenze diverse, ad esempio statistici, analisti di dati e coordinatori della ricerca.
Anche la collaborazione con altri gruppi di ricerca che hanno interessi simili può aggiungere valore a un progetto di ricerca.
Prima di iniziare a lavorare con grandi insiemi di dati, è necessario identificare una domanda di ricerca e determinare il tipo di dati necessari per rispondere.
Prima di iniziare lo studio, è necessario sviluppare un protocollo per la raccolta dei dati, per i criteri di inclusione ed esclusione e per l’analisi dei dati.
È inoltre fondamentale considerare l’impatto clinico della domanda di ricerca e il modo in cui i risultati della ricerca possono migliorare la pratica clinica quotidiana.
Pertanto, l’implicazione clinica della ricerca che utilizza grandi volumi di dati è di fondamentale importanza.
Continua a leggere qui